Pubblicato il no. 23 del trimestrale "Nonviolenza"

Creato: Mercoledì, 15 Giugno 2016 Ultima modifica: Sabato, 24 Settembre 2016 Pubblicato: Mercoledì, 15 Giugno 2016

È uscito negli scorsi giorni il No. 23 di Nonviolenza, il trimestrale d’informazione edito dal Centro per la Nonviolenza della Svizzera italiana (CNSI).
L’editoriale prende lo spunto dalle varie stragi sottolineando come “alla violenza occorre opporre la nonviolenza; all’odio che uccide occorre opporre la solidarietà che salva; alla barbarie che disumanizza occorre opporre la civiltà che affratella e assorella. Al male occorre opporre il bene.”
Nelle pagine dedicate al servizio civile, con le statistiche del 2015 ed i risultati di un positivo sondaggio tra civilisti ed istituti d’impiego, vengono presentate le manifestazioni previste per i 20 anni del servizio civile, inaugurato il 1. ottobre 1996, e l’interessante esperienza di due civilisti presso il giardino botanico di Basilea.

Sulle attività del CNSI il trimestrale riferisce dell’assemblea annuale, durante la quale è stato tra l’altro votata una risoluzione che critica il Consiglio federale per l’autorizzazione all’esportazione d’armi verso i paesi arabi in guerra, e presenta il seminario estivo del 20-21 agosto sulla comunicazione nonviolenta.
Viene poi presentato l’appello al Parlamento contro la riduzione dell’aiuto allo sviluppo e lo studio condotto da Pane per tutti e Sacrificio quaresimale che costata come solo l’11% delle aziende svizzere ha una politica dei diritti umani.
Nelle pagine dal Mondo il trimestrale ricorda Pietro Pinna, il primo obiettore politico italiano e fondatore del Movimento Nonviolento, scomparso il 13 aprile, e presenta la Casa per la Pace di Milano, l’appello ai cristiani in favore della nonviolenza da parte della conferenza promossa a Roma da Pax Christi International, i decenni di lotta totalmente ignorata per l’indipendenza del Sahara Occidentale e il Trattato di libero scambio transatlantico (Ttip), definito “un vero e proprio golpe dei poteri economico-finanziari per coprire abusi dei diritti sociali ed ambientali”.
Nelle pagine tematiche gestite da diverse associazioni, Amnesty International esprime la sua soddisfazione per il Trattato globale sul commercio delle armi, le Donne per la Pace presentano la lotta nello Yemen di Tawakkol Karman per la difesa dei diritti umani, l’Associazione Svizzera-Palestina descrive la politica europea di “due pesi e due misure” nel conflitto israelo-palestinese e l’alleanza di ferro tra USA ed Israele. Il GSse, oltre alle statistiche sulle esportazioni di materiale bellico, critica le intenzioni di un impiego dell’esercito contro i rifugiati, mentre Greenpeace, anche in vista della votazione del prossimo novembre, descrive il “museo svizzero del nucleare”, con Beznau, la più vecchia centrale nucleare del mondo.

Copie gratuite del trimestrale sono ottenibili telefonando allo 091 825.45.77 o per e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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