Pubblicato il no. 24 del trimestrale "Nonviolenza"

Creato: Sabato, 24 Settembre 2016 Ultima modifica: Martedì, 10 Gennaio 2017 Pubblicato: Sabato, 24 Settembre 2016

È uscito negli scorsi giorni il No. 24 di Nonviolenza, il trimestrale d’informazione edito dal Centro per la Nonviolenza della Svizzera italiana (CNSI).
Oltre l’editoriale quattro pagine sono dedicate al servizio civile (SC) in occasione dei 20 anni di esistenza. Vengono tra l’altro messi in evidenza i risultati raggiunti (ben 1’620’139 giorni di servizio nel 2015), il suo importante contributo al buon funzionamento della società, i festeggiamenti svoltesi a Schwarzsee alla presenza del Presidente della Confederazione, le giornate di porte aperte previste in ottobre in Ticino, le nuove regole entrate in vigore il 1 luglio e il resoconto di un’interessante esperienza presso un centro per ipovedenti.
D’altra parte si riferisce anche delle difficoltà incontrate da alcuni per conciliare il servizio con gli impegni familiari e l’atteggiamento “retrogrado e poco liberale” della Commissione del Consiglio nazionale che continua ad osteggiare il SC chiedendone ulteriori restrizioni.

Sulle attività del CNSI il trimestrale riferisce del seminario sulla comunicazione nonviolenta svoltosi a fine agosto e presenta la veglia per la pace prevista per il 2 ottobre, Giornata mondiale della Nonviolenza. Mentre nella rubrica Poesie contro la guerra commenta una poesia di Mahwash Sabet, attualmente incarcerata in Iran.
Nelle pagine dal Mondo il trimestrale ricorda che in Italia, colpita dal terremoto, la spesa annuale antisismica corrisponde a quella militare di 3 giorni, mentre PaxChristi denuncia la spedizione militare in Libia che non ha come obiettivo primario l’espulsione dell’Isis da Sirte ma la spartizione di risorse. D’altra parte dall’Honduras si ricordano gli oltre 100 attivisti per la difesa dei beni comuni della natura uccisi negli ultimi anni.
Nelle pagine tematiche gestite da diverse associazioni, Amnesty International definisce “vergognoso” l’accordo migratorio tra UE e Turchia, le Donne per la Pace ricordando dolori, sopraffazioni e morti di ieri e di oggi chiede a un defunto pacifista “dimmi nonno perché?”, l’Associazione Svizzera-Palestina, pur sottolineando l’odio illimitato inculcato fin dalla nascita in israeliani e palestinesi, segnala qualche prospettiva ottimista per il futuro, legata alle nuove generazioni e ai nuovi leader della società civile.
Il GSse, commenta alcune virulente lettere anonime ricevute a suo tempo e conservate nei suoi archivi, mentre Greenpeace segnala il gruppo di donne anziane che hanno fondato un’associazione con l’obiettivo di presentare una denuncia collettiva verso lo Stato svizzero reo di non garantire il loro diritto fondamentale alla salute.
Copie gratuite del trimestrale sono ottenibili telefonando allo 091 825.45.77 o per e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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