Pubblicato il no. 34 del trimestrale "Nonviolenza"

Creato: Lunedì, 29 Aprile 2019 Ultima modifica: Lunedì, 29 Aprile 2019 Pubblicato: Lunedì, 29 Aprile 2019

È uscito negli scorsi giorni il No. 34 di Nonviolenza, il trimestrale d’informazione edito dal Centro per la Nonviolenza della Svizzera italiana (CNSI).

Nell’editoriale Luca Buzzi commenta criticamente alcune notizie provenienti da Berna, ampiamente sviluppate nelle pagine interne. Il Consiglio federale, nonostante le oltre 150 (su 205!) risposte negative ricevute nella procedura di consultazione (pura formalità ed esercizio alibi?), ha nel suo Messaggio non solo riproposto tutte le misure restrittive della revisione della Legge sul Servizio civile, ma addirittura ne ha aggiunta una, la soppressione del SC all’estero 
D’altra parte nel 2018, la Svizzera ha esportato armi per oltre mezzo miliardo, mentre la SECO, ha inoltre accolto richieste di esportazioni per il 2019 per circa due miliardi! Il Consiglio federale ha subito riconfermato l’allentamento delle misure restrittive introdotto dopo l’entrata in funzione di Ignazio Cassis.
Infine il Consiglio degli Stati non solo come il Consiglio nazionale ha raccomandato di respingere l’iniziativa “Per multinazionali responsabili” ma, su pressione della lobby delle multinazionali, ha perfino bocciato un controprogetto molto annacquato proposto dall’altra Camera.
In tutti questi casi, conclude il coordinatore del CNSI, l’unica speranza di invertire la tendenza è quella di un voto popolare su relativi referendum e iniziative.

Alcuni articoli del trimestrale sono poi dedicati allo Sciopero per il clima, con echi sia locali che europei.
Dall’Italia vengono presentate la lettera aperta al presidente della Repubblica e la denuncia alle autorità giudiziarie del Governo “per crimini contro l’umanità per l’evidente omissione di soccorso e finanche persecuzione di naufraghi innocenti e già vittime di abominevoli violenze”
Il Movimento nonviolento ricorda che dobbiamo recuperare la memoria dei massacri del passato, per trovare la forza di agire nel presente. Solo con la resistenza nonviolenta, con l’obiezione di coscienza e la non-collaborazione, con la disobbedienza civile alla barbarie che vuole tornare, solo con la promozione dei Diritti umani e il rispetto della Costituzione, sarà possibile fermare lo sterminio in atto.

Nelle pagine tematiche gestite da diverse associazioni, Amnesty International denuncia l’assalto globale alle ONG per ridurre al silenzio la difesa dei diritti umani, mentre le Donne per la Pace presentano Nadia Murad e Maryse Condé (due Nobel-donne) e la loro forza di agire dopo stupri, torture e vessazioni subite.
L’Associazione Svizzera-Palestina descrive tra l’altro l’inumana politica israeliana nei confronti del Palestinesi descritta anche da Dick Marty nel suo libro “Une certaine idée de la justice”, mentre il GSse riprende l’argomento del “fazioso” documentario sulla P26, segnalando anche la presa di posizione del Governo cantonale ispirata da Norman Gobbi che ha partecipato alle rievocazioni.

Copie gratuite del trimestrale sono ottenibili telefonando allo 091 825.45.77 o per e-mail.

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