Pubblicato il no. 9 del trimestrale "Nonviolenza"

Creato: Sabato, 22 Dicembre 2012 Ultima modifica: Sabato, 05 Marzo 2016 Pubblicato: Sabato, 22 Dicembre 2012

È uscito in questi giorni il No. 9 di Nonviolenza, il trimestrale d’informazione edito dal Centro per la nonviolenza della Svizzera italiana (CNSI).

Nell’editoriale, Luca Buzzi, segnalando alcune delle principali notizie contenute, che generalmente non trovano spazio sulle altre pubblicazioni, sottolinea l’importanza della presenza del trimestrale, rilancia la campagna abbonamenti ed invita i lettori a collaborare anche con articoli e suggerimenti.

Nelle pagine relative al servizio civile, oltre ad informazioni sul nuovo sistema di ricerca di un posto d’impiego e sull’indennità per perdita di guadagno (e relative disuguaglianze con il servizio militare), vengono presentati un sondaggio che mostra la piena soddisfazione degli istituti d’impiego e le arricchenti esperienze di servizio civile presso un centro per richiedenti l’asilo e presso la Caritas, con l’elenco dei criteri stabiliti da quest’ultima per l’assunzione di civilisti.

Nell’ambito della politica nazionale, il trimestrale sottolinea come, anche a seguito del caso Tinner, i diritti umani dovrebbero stare alla base delle leggi sull’esportazione di armi, e come la Commissione della politica estera del Consiglio nazionale si sia purtroppo espressa contro la petizione “Diritto senza frontiere” (che aveva raccolto 135'000 firme!) per non svantaggiare le multinazionali svizzere, responsabili della violazione dei diritti umani nel Sud del Mondo.

Nonviolenza riporta poi gli echi del convegno su realtà e prospettive dell’educazione alla pace in Svizzera svoltosi a Broc, con la partecipazione di una cinquantina di rappresentanti di una trentina di organizzazioni pacifiste e che ha portato alla creazione di una rete (www.educazioneallapace.ch).

Dal Mondo il trimestrale riferisce sulle manifestazioni svoltesi negli Stati Uniti per chiedere la chiusura della Scuola delle Americhe che, in 66 anni ha addestrato più di 60'000 soldati ed ufficiali dei paesi dell’America latina in tecniche di combattimento, repressione e tortura. Ma anche sulle proteste in Paraguay per le sfilate di bambini armati ed in uniformi mimetiche e come in El Salvador le donne riescano finalmente a rivendicare i propri diritti anche grazie al sostegno di una ONG finanziata dalla Svizzera.

Nelle pagine tematiche gestite da diverse associazioni, Amnesty International, sottolinea che, dopo 6 anni, la multinazionale svizzera Trafigura non ha ancora dovuto rendere giustizia per la tragedia causata dai rifiuti tossici scaricati in Costa d’Avorio, le Donne per la Pace ricordano Bertha von Suttner, Premio Nobel per la pace 1905, il GSse, prendendo spunto dal documentario “Volo in ombra” descrive il periodo nel quale cadevano gli Hunter, l’Associazione Svizzera-Palestina presenta la lotta contro il muro svolta da un gruppo israeliano, mentre Greenpeace Ticino ipotizza lo scenario della produzione di corrente in Svizzera nel 2035, 100% rinnovabile ed indigena.

Con la recensione del libro “Per una cultura della nonviolenza”, il trimestrale segnala infine che il Centro per la nonviolenza della Svizzera italiana ha trovato una sede in Vicolo von Mentlen 1 a Bellinzona ed è stato finalmente riconosciuto quale ente di pubblica utilità, ciò che permette ai suoi sostenitori di dedurre fiscalmente tutti i loro versamenti.

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