Comitato
Luca Buzzi (Membro onorario)Docente pensionato, classe 1947, sposato con 3 figli e 4 nipoti. Iniziatore e coordinatore dal 1977 del Gruppo ticinese per il servizio civile, fino al 2020 del CNSI che ne ha preso il posto, dal 1979 al 1996 delle Botteghe del Mondo, dal 2002 di Bellinzona Vivibile e dal 2014 della Fondazione Casa Marta. Jean Goss, mio mèntore per la nonviolenza diceva: “Dobbiamo essere segni di contraddizione nella nostra società e con costanza e coraggio (ma anche serenità ed empatia) lottare per la verità e la giustizia, mettendo le autorità ed i nostri interlocutori sempre di fronte alle proprie responsabilità”.
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Silvana Buzzi (Membro onorario)Segretaria-contabile di formazione, dopo il matrimonio ho continuato a dedicare le mie conoscenze ad alcune associazioni, esclusivamente a titolo volontario. In particolare dal 1973 in collaborazione con Luca mi impegno in attività a favore dei Paesi del Sud del Mondo e nella promozione della pace e della nonviolenza. Sono stata attiva anche presso la Bottega del Mondo di Bellinzona fino al 2017. Inoltre essere nonna di quattro nipoti è gratificante ma anche impegnativo. Mi sta a cuore la ricerca della nonviolenza nella quotidianità, in famiglia e nei contatti personali. |
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Eleonora TraversiEleonora Traversi, nata nel 1957, dopo la Magistrale ho lavorato 4 anni alla scuola speciale, poi ho intrapreso gli studi in psicologia a Zurigo.
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Stefano GiamboniBleniese, classe 1973, ex competitore di sci alpino. Ho maturato le mie convinzioni pacifiste al liceo e alla scuola reclute mentre al politecnico di Zurigo ho ottenuto il diploma di ingegnere civile e sono diventato amico della nonviolenza. Ammesso al servizio civile nel 1998 ho svolto i miei impieghi presso la Fondazione Bolle di Magadino, la Fondazione azioni per l’ambiente e Pro Infirmis. Attualmente membro dei comitati della DB Svizzera italiana, di CIVIVA e del CNSI, lavoro presso uno studio d’ingegneria in energia e ambiente e vivo a La Chaux-de-Fonds con moglie e figlia nata nel 2008. |
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Filippo Lafranchi (Coordinatore)Classe 1973, sposato, padre di 2 figli. Lavoro presso l'Ufficio della natura e del paesaggio del Dipartimento del territorio. Sono uno dei primi obiettori che ha beneficiato della nuova Legge sul servizio civile del 1996. Dopo aver svolto il servizio civile ho sentito la necessità di impegnarmi attivamente nella promozione della pace e della nonviolenza. Nel 2000 sono quindi entrato a fare parte del Gruppo ticinese per il servizio civile. Il cammino alla ricerca della nonviolenza continua ora all’interno del CNSI.
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Feri Mazlum
Feri Mazlum, classe 1941, risiede a Locarno con la sua splendida moglie Maria. Hanno due figli e quattro nipoti (May, John, Max, Ella). Ha ottenuto in Italia il dottorato in Ingegneria con la specializzazione in cemento armato, ora in pensione. Ha scritto articoli per diverse riviste ticinesi tra cui Almanacco Croce Rossa Svizzera, Bollettino della Società Storica Locarnese, Corriere del Ticino, Gente Sana, Giornale del Popolo, I Dialoghi, Il Nostro Paese, La Regione, Meridiana, Popolo e Libertà, Rivista di Locarno. Ha viaggiato intensamente in Polonia, Romania e in modo particolare in Albania, per portare all’attenzione del mondo accademico e scolastico il Messaggio di Pace e Unità della Fede Bahá’í, di cui è membro. Collabora con diverse associazioni culturali e umanitarie, tra esse la Società Dante Alighieri, Amnesty International e gli Esperantisti. Da diversi anni è membro del comitato del Centro per la nonviolenza della svizzera italiana. Nel 2021 uscirà una sua biografia a cura di Claudio Troise.
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Katia Senjic (Coordinatrice)L'incontro con la filosofia di Capitini a 19 anni, le attività con Greenpeace Ticino dai 20 ai 28 e nell'aprile del 2010 la decisione di entrare nel comitato del CNSI. La nonviolenza per me è un percorso civile, morale ed educativo, che si traduce in un impegno quotidiano nella mia vita familiare e in aula con i miei allievi delle medie (sono docente di italiano e francese). Sono un'idealista attiva e persuasa e credo che ogni singolo atto di gentilezza, di ognuno di noi, possa fare la differenza. «Io non dico: fra poco o molto tempo avremo una società nonviolenta, a me importa l'impiego di questa mia modestissima vita [...] e mettere sulla bilancia della storia il peso della mia persuasione». (Aldo Capitini)
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Andrea GisimundoInformatico di professione, amante del cinema, del Salento e della Sicilia, zio a tempo pieno. Ho lavorato nel settore dell'aiuto allo sviluppo e ho svolto diverse attività di volontariato. Scrivo sulla rivista Nonviolenza e mi occupo del sito internet dell'associazione.
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Zeno CasellaNato nel 1996 e domiciliato in Capriasca, sono studente in storia ed economia all’Università di Friburgo. Fin dai tempi del liceo, la militanza nel Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) mi ha mostrato la violenza e la durezza del conflitto sociale fra ricchi e poveri, fra oppressori ed oppressi, così come la coercizione esercitata sui giovani dalla leva obbligatoria e dalle pratiche autoritarie normalizzate dall’esercito elvetico. Il servizio civile prestato prima dell'università mi ha poi convinto dell’importanza di questa istituzione quale alternativa alla leva militare, di fronte alla quale esso viene però continuamente screditato e rimesso in discussione. La difesa del servizio civile e del diritto all’obiezione di coscienza mi hanno dunque spinto ad iscrivermi al CNSI, un’associazione che da decenni è attiva in questo senso e continua tutt’oggi ad esserlo. |
Docente pensionato, classe 1947, sposato con 3 figli e 1 nipotina.
Iniziatore e coordinatore dal 1977 del Gruppo ticinese per il servizio civile (ora CNSI), dal 1979 al 1996 delle Botteghe del Mondo e dal 2002 di Bellinzona Vivibile.
Jean Goss, mio mèntore per la nonviolenza diceva: “Dobbiamo essere segni di contraddizione nella nostra società e con costanza e coraggio (ma anche serenità ed empatia) lottare per la verità e la giustizia, mettendo le autorità ed i nostri interlocutori sempre di fronte alle proprie responsabilità”.