Attualità

Serata con Giuliano Pontara, 23.02.2017

Pubblicato: Lunedì, 13 Febbraio 2017

Vi invitiamo alla prossima conferenza dibattito con il professore Giuliano Pontara sul tema:

Quale Pace? Interrogativi e risposte su pace e guerra, violenza e nonviolenza, giustizia economica e benessere sociale.

La conferenza (entrata libera) avrà luogo all'Auditorium dell'Università della Svizzera italiana, giovedì 23 febbraio 2017, alle ore 20.30.

Per maggiori informazioni, clicca qui.

 

Porte aperte per i 20 anni del servizio civile

Pubblicato: Giovedì, 29 Settembre 2016

In occasione dei 20 anni di attività del servizio civile (SC), entrato in vigore il 1 ottobre 1996, su invito del Centro per la nonviolenza della Svizzera italiana, alcuni Istituti d’impiego organizzano delle porte aperte.
Durante questi momenti e con modalità diverse (vedi di seguito) sarà possibile per tutti gli interessati (e quindi non solo per futuri civilisti) di conoscere alcune delle molteplici, interessanti ed utili attività svolte dal SC.
Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere direttamente ai singoli istituti (vedi no. di telefono e/o indirizzo e-mail):
Centro degli anziani, Via Stazione 8a, Balerna (091 695.34.61 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.): 4 ottobre 9.00-11.30 e 14.30-17.30

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Consultazione sulla Revisione della legge sul SC (13.12.2013)

Pubblicato: Sabato, 21 Dicembre 2013

Gentili signore, egregi signori,
Seguendo il vostro esplicito invito del 4 settembre 2013 prendiamo sinteticamente posizione su alcuni aspetti che riteniamo importanti della Revisione della Legge sul SC.

Ampliamento delle attività (art. 3-4)
Riteniamo molto positivo l’ampliamento delle attività nell’ambito della scuola, in quello delle aziende agricole (che possono avere civilisti se ricevono contributi per la biodiversità, per il paesaggio rurale e per la qualità del paesaggio) e più in generale la possibilità data al Consiglio federale per un eventuale ampliamento anche ad altri ambiti di attività.

L’aumento delle possibili attività dovrebbe comunque portare nella relativa Ordinanza all’allargamento ad almeno 3 ambiti della possibilità di scelta (oggi limitata a 2).

Qualche perplessità suscita piuttosto il pericolo che l’inserimento di civilisti nella scuola, che porterà sicuramente ad un miglioramento del servizio, possa venir preso invece come strumento per l’ulteriore riduzione del numero dei docenti e/o della loro remunerazione, quali misure di risparmio attualmente in esame un po’ in tutti i cantoni.

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Civilisti alla berlina (01.02.2011)

Pubblicato: Martedì, 01 Febbraio 2011

Dalle statistiche sul SC pubblicate oggi dall’Organo centrale del servizio civile si nota in modo particolare che il numero delle domande di ammissione nel 2010 (7'392) è solo leggermente superiore a quello del 2009 (7'213), nonostante i 12 mesi (solo 9 nel 2009) di applicazione della nuova procedura basata sulla prova dell’atto.

Come ampiamente previsto il boom di domande nei primi mesi era legato al fatto che molti avevano aspettato l’introduzione dall’aprile 2009 della nuova procedura per inoltrare la loro domanda.

D’altra parte l’aumentato numero di civilisti ha permesso nel 2010 di quasi raddoppiare il numero di giornate di servizio, passate da 490 mila a 895 mila, con un enorme beneficio per tutte le categorie di cittadini più sfavoriti e per la salvaguardia dell’ambiente.

A tutte le persone di buon senso dovrebbero quindi risultare ancora più incomprensibili le diverse misure restrittive che entrano purtroppo in vigore oggi con la riveduta Ordinanza sul servizio civile e che vogliono scoraggiare l’accesso al servizio civile. Come noto si va dalle angherie amministrative per l’ammissione (anche con l’introduzione di un colloquio per i militi in servizio, che di fatto reintroduce una forma di esame di coscienza!), alla limitazione delle scelte delle attività e del periodo di esecuzione, dal dimezzamento dei rimborsi spese ai civilisti, all’aumento del contributo per gli istituti d’impiego (per non citare che alcune delle misure).

Il Centro per la nonviolenza della Svizzera italiana (CNSI) non può che deplorare che il Consiglio federale si sia piegato alle pressanti richieste di una coalizione conservatrice legata agli ambienti militari che cercano di scaricare sul servizio civile la profonda crisi di identità con cui è confrontato l’esercito.

Pur di difendere le loro posizioni anacronistiche rimettono in questione un servizio alla popolazione poco costoso e sempre più attuale ed indispensabile alla nostra società.

Con queste misure si arrischia di scoraggiare molti giovani a dare un contributo attivo alla nostra società ed alla coesione nazionale (tornando a far aumentare gli esclusi con la “via blu”) e di punire coloro che, coerentemente con i loro principi, lo vorranno ancora fare.

Il CNSI sostiene quindi la manifestazione “civilisti alla berlina” che l’Associazione svizzera dei civilisti organizza questa mattina alle 11 sulla Kornhausplatz di Berna e appoggerà tutte le altre misure di protesta che i civilisti e gli ambienti a loro vicini vorranno realizzare nei prossimi giorni.

Insensate angherie contro il servizio civile (10.12.2010)

Pubblicato: Venerdì, 10 Dicembre 2010

Solo giovedì scorso 2 dicembre il plenum del Consiglio nazionale, dopo aver respinto una mozione per la reintroduzione dell’esame di coscienza, ha però accettato la proposta della Commissione della sicurezza di istituire un gruppo di lavoro che esamini la possibilità di introdurre degli ostacoli per ridurre il numero dei civilisti.

Con una rapidità mai vista in precedenza il Consiglio federale (su istanza del nuovo consigliere federale Schneider-Amman, probabilmente più disponibile di Doris Leuthard a sottostare alle pressioni del Dipartimento militare) ha oggi modificato le ordinanze di applicazione della Legge sul SC, introducendo a partire dal prossimo febbraio alcune restrizioni, vere e proprie angherie nei confronti del SC e dei civilisti. La richiesta del formulario d’iscrizione (non più scaricabile da internet) creerà tra l’altro spese postali e ulteriore lavoro inutile agli impiegati del SC già oberati dall’assistenza all’aumentato numero di civilisti. Il previsto colloquio vuol forse far rientrare dalla finestra l’esame di coscienza nonostante le bocciature delle Camere federali? La necessità di riconfermare la domanda dopo 4 settimane, oltre a prolungare i termini di ammissione, potrebbe portare per una semplice dimenticanza o imprevisto, alla non ammissione. La limitata possibilità di scelta degli impieghi, penalizzerà le piccole associazioni (già in parte escluse a causa del pagamento dell’indennità alla Confederazione per occupare un civilista, che ora viene addirittura aumentata), proprio in un momento nel quale si cercano nuove possibilità d’impiego per l’aumento dei civilisti. L’obbligo di svolgere il periodo lungo entro 3 anni dall’ammissione invece che entro i 27 anni, penalizzerà in particolare gli studenti che dovranno interrompere gli studi. Il dimezzamento del rimborso spese per vitto e alloggio, quando non può essere fornito dall’istituto d’impiego, creerà problemi economici ed aumenterà il ricorso all’assistenza.

L’eventuale riduzione dei civilisti (comunque già ridottisi dopo il boom iniziale legato alla nuova procedura) porterà solo all’aumento di scartati: già oggi molti giovani vengono generosamente esclusi dall’esercito, non potendoli impiegare, e la situazione sarà ancora più acuta con la prevista ulteriore riduzione da 200'000 a 80'000 dei suoi effettivi.

Tutta la società, invece di preoccuparsi e temere il numero di civilisti, dovrebbe rallegrarsi che un numero crescente di giovani, possa operare attivamente ad esempio nell’aiuto ai più bisognosi,  nella salvaguardia dell’ambiente o in altre attività estremamente utili, oltretutto per una durata di una volta e mezzo del servizio militare, creando le premesse per una convivenza civile e solidale.