Pubblicato il no. 9 del trimestrale "Nonviolenza"
È uscito in questi giorni il No. 9 di Nonviolenza, il trimestrale d’informazione edito dal Centro per la nonviolenza della Svizzera italiana (CNSI).
Nell’editoriale, Luca Buzzi, segnalando alcune delle principali notizie contenute, che generalmente non trovano spazio sulle altre pubblicazioni, sottolinea l’importanza della presenza del trimestrale, rilancia la campagna abbonamenti ed invita i lettori a collaborare anche con articoli e suggerimenti.
Nelle pagine relative al servizio civile, oltre ad informazioni sul nuovo sistema di ricerca di un posto d’impiego e sull’indennità per perdita di guadagno (e relative disuguaglianze con il servizio militare), vengono presentati un sondaggio che mostra la piena soddisfazione degli istituti d’impiego e le arricchenti esperienze di servizio civile presso un centro per richiedenti l’asilo e presso la Caritas, con l’elenco dei criteri stabiliti da quest’ultima per l’assunzione di civilisti.
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Giornata mondiale della Nonviolenza 2012
Quattro film a Bellinzona e Locarno
Quest'anno, per l'importante giornata del 2 ottobre, i Circoli del cinema di Locarno e Bellinzona, in collaborazione con il Centro per la nonviolenza della Svizzera italiana (CNSI)
presentano 4 film, due classici e due recentissimi, che in modi diversi intendono diffondere gli ideali del Mahatma Gandhi.
Dalpe 25-26 agosto 2012: seminario con Mao Valpiana
Per una convivenza interetnica
Dopo l’interruzione degli ultimi due anni, il CNSI riprende il consueto incontro-seminario estivo a Dalpe, che si svolgerà quest’anno da sabato 25 agosto alle ore 10.00 a domenica 26 agosto 2012 alle ore 16.30 e che speriamo possa invogliare a partecipare anche chi non ha ancora mai fatto questa arricchente e straordinaria esperienza di condivisione.
Questa volta sarà animato da Mao Valpiana (a suo tempo obiettore al servizio ed alle spese militari), direttore della rivista Azione nonviolenta, presidente del Movimento Nonviolento italiano, animatore della Casa per la Nonviolenza di Verona, e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Alexander Langer.
Contenuti e metodologia
Dopo un’introduzione su alcuni concetti chiave del metodo nonviolento, leggeremo insieme il Decalogo proposto da Alexander Langer e lavoreremo, in assemblea plenaria e per piccoli gruppi, sui 10 punti e situazioni di contatto e conflitto inter-etnico (o inter-culturale, inter-confessionale, inter-razziale, ecc.). Utilizzeremo anche il testo del Quaderno di Azione nonviolenta “La nonviolenza per la città aperta – Attualità del Decalogo per la convivenza interetnica di Alex Langer” che verrà distribuito ai partecipanti, e la sera vedremo insieme il video.
Ormai il tempo è più che maturo perché ci si occupi non solo e non tanto della definizione dei “diritti etnici” (o nazionali, o confessionali, ecc.), ma della ricerca di criteri per costruire un ordinamento della convivenza pluri-culturale, che ovviamente non potrà essere in primo luogo concepito come un insieme di norme e di statuizioni legali, ma soprattutto di valori e di pratiche della mutua tolleranza, conoscenza e frequentazione.
I 10 punti suggeriti da Alexander Langer costituiscono una mappa per individuare le vie della nonviolenza per affrontare e risolvere i conflitti che quotidianamente emergono a causa di politiche di esclusione, che generano paura, diffidenza, intolleranza.
Realizzeremo anche dei “giochi di ruolo” e seguirà un momento finale assembleare per la condivisione, il confronto e l’individuazione dei contenuti utili anche all’attività del Centro per la Nonviolenza della Svizzera Italiana.
Partecipazione ed iscrizione
La partecipazione al seminario è aperta a tutti gli interessati e sarà gratuita. I partecipanti si suddivideranno le spese di vitto. Il pernottamento (in un châlet di vacanza) è previsto sul posto .
Per informazioni ed iscrizioni (al più presto, comunque entro il 14 agosto 2012) vedi pagina contatti.
Pubblicato il no. 7 del trimestrale "Nonviolenza"
È uscito in questi giorni il No. 7 di Nonviolenza, il trimestrale d’informazione edito dal Centro per la nonviolenza della Svizzera italiana (CNSI).
Nell’editoriale dal titolo “Il colonialismo violento delle multinazionali svizzere”, Luca Buzzi esprime la solidarietà con i cittadini della provincia peruviana di Espinar che protestano pacificamente contro gli abusi ambientali commessi dalla multinazionale mineraria Xstrata, sostenuta dal Governo centrale che ha dichiarato lo stato d’emergenza, occupato militarmente la zona, causando 4 morti e decine di feriti e arrestato il sindaco ed i principali dirigenti.
Da notare che nel frattempo (dopo la stampa del trimestrale), grazie agli interventi di Amnesty International e di altre organizzazioni per i diritti umani e della scesa in piazza di 8'000 cittadini a Cuzco, il sindaco (tra l’altro venuto recentemente in Svizzera, con tappa anche a Bellinzona per attirare la nostra attenzione sulla loro situazione) è stato rilasciato.
Sul servizio civile, oltre agli ultimi sviluppi in Svizzera in discussione alle Camere federali, vengono presentate le difficoltà che incontra lo stesso in Italia a seguito dei tagli finanziari.
Nonviolenza, dedica poi ampio spazio alle attività del CNSI e delle altre organizzazioni attive nella promozione della nonviolenza e della pace, riferendo su due assemblee annuali e presentando vari corsi di formazione e seminari estivi.
Dal Mondo il trimestrale riferisce sulle attività sportive per trasformare il conflitto ed incentivare il processo di riconciliazione nello Sri Lanka, sulla nonviolenza dei Bahà’i in Iran, nonostante persecuzioni, rapimenti, assassini ed arresti a cui vengono sottoposti e sullo sciopero della fame dei prigionieri palestinesi. D’altra parte denuncia l’assenza di scrupoli e di sensibilità del Comitato olimpico che vuole far sponsorizzare le Olimpiadi dalla Dow Chemical, responsabile di morti, devastazioni e sofferenze.
Nelle pagine tematiche gestite da diverse associazioni, Amnesty International presenta il suo impegno per un controllo sul commercio internazionale delle armi, che nel 2011 ha visto crescere del 36% anche le esportazioni dalla Svizzera. Il GSse richiama l’attenzione sulle folli spese militari, che hanno raggiunto i 1'738 miliardi di dollari all’anno e segnala una possibile alleanza pacifista svizzero-svedese contro i nuovi aerei da combattimento. Le Donne per la Pace ricordano l’impegno di un secolo fa di Rosa Luxemburg e quello attuale di Lydia Cacho (premio Olof Palme 2012), oltre gli affari con le bombe fatti dalle grandi banche svizzere, mentre l’Associazione Svizzera-Palestina si occupa dell’obiezione di coscienza in una società militarizzata come quella israeliana.
Appello di solidarietà con il popolo di Espinar (Perù)
Appello di solidarietà con il popolo di Espinar (Perù) e richiesta al Dipartimento degli Affari Esteri (DFAE), alla Segreteria di Stato dell’Economia (SECO) e all’Ambasciata svizzera in Perù
Le organizzazioni Inter-Agire, Missione Betlemme Immensee, E-Changer, Botteghe del Mondo e il Centro per la nonviolenza della Svizzera Italiana, attive nell’ambito dei diritti umani e la protezione delle risorse naturali del nostro pianeta, esprimono grande preoccupazione per l’aumento delle tensioni che si sono verificate nella Provincia di Espinar, nel sud del Perù, e per la dichiarazione dello Stato di Emergenza predisposta dal governo peruviano in questa zona.
Espinar è una delle tredici provincie della regione Cuzco (Perù) dove si trova la miniera di rame della multinazionale Xstrata con sede centrale a Zugo. Xstrata processa il minerale esportando ogni anno centinaia di tonnellate di rame e lasciando sul posto migliaia di tonnellate di residui chimici che contaminano suolo, acqua e aria. La miniera utilizza più di 400 litri di acqua al secondo, mentre per tutta la popolazione di Espinar (35'000 abitanti) rimangono a disposizione solo 40 litri/sec. (l’equivalente di due ore d’acqua al giorno). Un nuovo progetto minerario “Xstrata Antapaccay”, distante solo pochi chilometri dal progetto attuale di “Xstrata-Tintaya”, dovrebbe avere inizio quest’anno, con maggiori richieste di acqua e un ulteriore degrado ambientale.
Nel 2003 è stato firmato un accordo tra il Municipio di Espinar e la miniera ora gestita da Xstrata, per coordinare nel migliore dei modi lo sfruttamento delle risorse e per sviluppare sistemi di controllo permanenti contro la contaminazione ambientale e il rispetto dei diritti umani, secondo le norme nazionali e internazionali vigenti. Finora gran parte di questo accordo non è stato rispettato.
Nel settembre 2011 è stato presentato uno studio di monitoraggio ambientale eseguito per conto di un’istituzione cattolica locale di Sicuani. Da questo studio si rileva un’alta presenza di metalli pesanti in acqua e suolo nella zona della miniera Xstrata.
A febbraio 2012, uno studio effettuato dal Centro Nazionale della salute e protezione dell’ambiente (CENSOPAS/INS) ha confermato il rischio di contaminazione al quale è sottoposta la popolazione di Espinar, dovuto ad agenti chimici come arsenico, cadmio e mercurio.
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